In collaborazione con l’ente Parco delle Orobie Valtellinesi, l’11 Dicembre 2019, il team MOPRAM ha organizzato un incontro con gli studenti dell’istituto superiore Besta a Sondrio. Durante l’incontro abbiamo parlato del Rischio Idrogeologico, fornendo agli studenti le nozioni base su cos’è il rischio e quali sono gli interventi che si possono attuare nel territorio per ridurlo.

 

L’Italia è un territorio ad alto rischio idrogeologico: è a rischio il 91% dei comuni italiani. Fra le principali cause che portano all’aumento del rischio ci sono le azioni dell’uomo sul territorio: l’urbanizzazione, la deforestazione e la cementificazione.

 

Come reagire durante un’alluvione? Abbiamo parlato della campagna Io Non Rischio – Buone pratiche di Protezione Civile , spiegando quali sono le azioni che si possono fare prima e durante un’alluvione o un altro evento catastrofico.

Quali sono le aree a rischio? Dal sito Italia Sicura abbiamo mostrato  le aree a rischio idraulico e rischio frana sull’intero territorio italiano focalizzandoci poi sull’area della Valtellina.

Cosa si può fare? Interventi strutturali, diminuire la vulnerabilità degli edifici con misure di protezione (flood proofing), ridurre il consumo del suolo, questi sono alcuni dei tanti elementi che compongono le azioni da poter attuare sul territorio per ridurre il rischio.

Perché è importante parlarne? Una popolazione informata e che sa come reagire in caso di emergenza è la base per la creazione di una società meno vulnerabile.

Come si inserisce il progetto MOPRAM in questo contesto?

I sistemi di allerta della popolazione sono basati su dei strumenti di monitoraggio e misura delle precipitazioni. Utilizzare  tutte le tecnologie disponibili per stimare le precipitazioni e quindi poi per predire le portate nei fiumi è fondamentale. I collegamenti radio delle reti cellulari sono sensibili alla pioggia, quindi possono essere utilizzati come sensori opportunistici , vista la loro distribuzione capillare sul territorio. Lo studio di questa nuova tecnologia per la stima della pioggia e la sua implementazione in modelli idrologici per la previsione delle portate, può essere un valido contributo per un miglior controllo del territorio.

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